Quarta ed ultima intervista, per ora, registrata a Foggia il pomeriggio del 29 aprile 2013.
Ho lavorato dal 1963 al 1999.
Inizialmente ho lavorato al reparto allestimento, la carta comune, sette anni, poi il resto al reparto valori, più di trent’anni. Molto faticosi. Non c’erano sollevatori…tutte piegate per terra a prendere le risme di 25 chili. E’ stata dura.
Entro le 7 dovevamo marcare il cartellino, poi si incominciava a vedere cosa si doveva fare, distribuire il lavoro. All’epoca c’era una signora anziana che ci distribuiva il lavoro nella scelta della carta, nel contare, nell’impaccare. Erano tutti mezzi rudimentali. Non c’era lo scotch. Prima avevamo una carta…con il pennello, l’acqua, si strisciava questa carta, si bagnava e la mettevamo su i pacchi. Facendo 700/800 pacchi al giorno, quando erano di media grandezza, le dita si rompevano…a strisciare quella carta, le dita spellate. Si attaccava la colla alle dita, una puzza. Non potevamo nemmeno dare la mano al fidanzato perché le mani puzzavano. Anche se le lavavi, ti improfumavi, quella puzza rimaneva. Poi dopo è venuto lo scotch ed è andata un pochino meglio. Per quanto riguarda la carte, per i pesi no.
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